NEVÈ SHALOM – WAHAT AL SALAM sono espressioni ebraica ed araba che significano oasi della pace ed è il nome di un villaggio abitato da ebrei e arabi palestinesi, tutti cittadini di Israele. Il villaggio si trova ad una pressoché uguale distanza da Gerusalemme. Tel Aviv-Jaffa e Ramallah. La denominazione fu scelta dal suo fondatore, Bruno Hussar, che si ispira ad un versetto di un libro di Isaia (32,18) “Il mio popolo abiterà in un’oasi di pace”.

André Hussar, ebreo nato nel 1911 a Il Cairo, vissuto per 18 anni in Egitto, si trasferì in Francia, divenne cristiano cattolico e successivamente frate domenicano col nome Bruno; si stabilì poi in Israele, dove morì nel 1996.

il sogno di Dio, come è scritto in Isaia della fraternità universale, ha mosso anche padre Bruno, il quale volle fare della pace, che non è facile da realizzare, una ricerca e una quotidianità da insegnare e da imparare. Il suo sogno era creare un luogo in cui ebrei ed arabi avessero l’opportunità di vivere in modo ravvicinato, sforzandosi di conoscersi e di capirsi, scardinando alcuni pregiudizi atavici. L’ideale cominciò a concretizzarsi quando dal monastero trappista di Latroun gli fu dato in affitto un terreno collinare (affitto simbolico, tre 3 annui e un contratto di un secolo da rinnovarsi al quarantanovesimo anno). Lì, nei primi anni 70, cominciò a sorgere il villaggio.

Attualmente il villaggio è composto da una settantina di famiglie con 300 residenti fissi. Vi è un sistema educativo binazionale che comprende un asilo nido, una scuola dell’infanzia e una scuola primaria; vi sono poi una biblioteca e la Scuola per la Pace. Quest’ultima, mediante corsi e seminari, opera per accrescere la consapevolezza della complessità del conflitto e migliorare la comprensione reciproca tra palestinesi ed ebrei. Appartata in collina, vi è la “Bet DouMia—Betas Sakinah” (Casa del silenzio), centro spirituale pluralistico, luogo di riflessione, meditazione e preghiera dedicato alle diverse religioni.

Sin dalla sua nascita, il villaggio ha creato scandalo e provocato rappresaglie, è stato spesso oggetto di atti vandalici. Di recente, il 1° settembre 2020 è bruciata la Scuola per la Pace; il 7 dello stesso mese un altro incendio doloso ha provocato danni materiali nella biblioteca dove erano stati nel frattempo adattati spazi per le attività di quella scuola. A gennaio 2022, un nuovo incendio di natura dolosa ha distrutto l’edificio dell’Ufficio Comunicazione e Sviluppo e le stanze dell’amministrazione, che si trovano proprio all’ingresso del Villaggio.

I frequenti atti di ostilità nei confronti del villaggio dimostrano che il modello di convivenza equa da esso attuato disturba i fanatici dei nazionalismi che non vogliono accettare la possibilità concreta di convivere in pace e in modo tollerante. Ma i sogni non bruciano. Sognare è indispensabile perché produce vita, fiducia, speranza. Per continuare ad attuare questo sogno, numerose associazioni di Amici di Nevè Shalom – Wahat al Salam, in vari paesi del mondo, diffondono le iniziative in atto nel villaggio e donano il loro sostegno materiale.

Anche la nostra comunità sta contribuendo alla ricostruzione della Scuola per la Pace e della biblioteca di quel villaggio.

Alcune foto di Nevè Shalom-Wahat Al Salam

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