Meditiamo sulla Parola – II Domenica del tempo ordinario anno A

Dopo il tempo del Natale oggi inizia il tempo ordinario.

Per sei domeniche è prevista la lettura continua della Prima lettera di Paolo ai Corinti, uno dei grandi testi paolini.

All’apostolo sono attribuite tredici lettere; l’immediatezza della scrittura rispecchia la sua vitalità.

Nella lettera ai Corinti, Paolo risponde a una serie di interrogativi a lui pervenuti.

Situazioni scottanti richiedono il suo intervento. Non rimprovera, ma incoraggia, inserendo le varie problematiche locali in una prospettiva ecclesiale e universale. Per questo formula il saluto iniziale in greco e in ebraico.

Il grande problema: la comunità è divisa in gruppi dominati da vari padroni e capi. Compito dell’apostolo è riportare tutto al centro che è Cristo.

Gesù non è un uomo del passato ma del presente perché dà consistenza e sostanza all’oggi.

Nell’annunciare il vangelo si affida alla semplicità, ed esorta a non gonfiarsi come gli ipocriti. Reclama il ritorno all’autenticità. Anche nella prova la comunità deve di nuovo incamminarsi alla sequela del Maestro.

Paolo non è uno scrittore per bambini ma per adulti. Chi ha la pazienza di leggerlo con caparbietà e disponibilità interiore, ne resta ampiamente ripagato perché è come se si aprissero per lui le porte del paradiso.

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