Meditiamo sulla Parola – I domenica di Avvento anno B

La pagina evangelica di questa domenica apre al nuovo anno liturgico, dedicato all’Evangelista Marco e ci invita a soffermarci su attesa e vigilanza, temi sui quali il periodo di Avvento ci chiama, come credenti, a riflettere.

Le quattro settimane, che ci separano dal Natale, ci indicano un percorso di meditazione ed approfondimento che non è mera preparazione alla celebrazione della venuta del Figlio di Dio tra gli uomini ma interrogazione sulla nostra identità di credenti, in attesa del Signore e di come ci disponiamo all’incontro ultimo, quello che conferisce compiutezza al nostro essere e vivere da cristiani.

L’attesa non è un tempo facile da percorrere, specie per il cristiano di oggi, teso tra mille faccende mondane e annunci apocalittici, nella contemporaneità di un vivere incentrato sul qui e subito: non sappiamo quando il Signore verrà e, di fronte a questa mancanza di riferimenti temporali, la tentazione di porsi in un atteggiamento passivo, giacente, rinunciatario è dietro l’angolo per ognuno di noi.

Dio non ci lascia soli: Gesù, attraverso l’Evangelista Marco, ci consegna questa breve parabola perché, come i suoi discepoli, non restiamo inerti e sappiamo quale sia il nostro compito in sua assenza, consapevoli del nostro potere di scelta di vivere il tempo dell’attesa in funzione della certezza che Egli verrà.

L’invito è a vivere un’esistenza improntata ad un’attesa feconda, in cui il tempo è il valore, quello che ci consente di maturare e sbocciare, come un frutto o un fiore che hanno richiesto la giusta stagione per donarci il loro sapore ed il loro profumo, per essere pronti all’appuntamento con Dio.

Predisporsi in ogni momento all’incontro con Lui, significa essere non solo svegli, ma vigili, sentinelle all’erta, protese non solo al “ritorno del padrone di casa” ma anche ad assicurarsi che l’altro servo, accanto a noi, non si addormenti e possa farsi trovare pronto alla venuta del Signore, affinché il progetto di salvezza, che Dio ci propone, sia di tutti e per tutti.

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